Ad aprile il traffico delle merci nel porto di Ravenna ha risentito dell'impatto della guerra in Ucraina

Totale in calo del -17,2%

Lo scorso aprile il porto di Ravenna ha movimentato 1,97 milioni di tonnellate di merci, con una diminuzione del -17,2% sullo stesso mese del 2021 che interrompe un trend di crescita in atto nei 13 mesi precedenti.

La flessione - ha specificato l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale - è stata causata dall'escalation bellica tra Russia e Ucraina, con un primo quadrimestre del 2022 in cui alcune delle più importanti categorie merceologiche hanno registrato un saldo negativo abbastanza marcato rispetto ai corrispondenti periodi sia del 2021 che del 2019 e con i prodotti provenienti dalle aree interessate dalle operazioni belliche, ovvero i materiali da costruzione (con 1,51 milioni di tonnellate movimentate nei primi quattro mesi del 2022, con un -11,7% sullo stesso periodo del 2021) e i concimi (con 443mila tonnellate, -35,3%), a segnare la maggior contrazione. Ad aprile 2022 la voce merceologica ad accusare il maggior calo è stata quella delle rinfuse solide con 674mila tonnellate movimentate (-39,1%). In diminuzione anche le rinfuse liquide non petrolifere con 143mila tonnellate (-19,6%) e le merci convenzionali con 553mila tonnellate (-8,0%).

Nel settore delle merci varie sono invece aumentati i carichi containerizzati che hanno totalizzato 243mila tonnellate (+23,3%) con una movimentazione di contenitori pari a 22mila teu (+30,9%) e i rotabili con 141mila tonnellate (+20,0%). In crescita anche le rinfuse petrolifere con 230mila tonnellate (+19,6%).

Nel primo quadrimestre del 2022 il porto ha movimentato complessivamente 8,69 milioni di tonnellate di merci, con un rialzo del +6,1% sullo stesso periodo dello scorso anno.

Nel segmento delle merci varie i carichi convenzionali si sono attestati a 2,30 milioni di tonnellate (+15,3%), quelli in container a 854mila tonnellate (+9,6%) con una movimentazione di 78mila teu (+11,5%) e i rotabili a 597mila tonnellate (+25,7%).

Nel comparto delle rinfuse solide il traffico è stato di 3,45 milioni di tonnellate (-2,7%) e in quello delle rinfuse liquide sono state movimentate 761mila tonnellate di prodotti petroliferi (-4,9%) e 727- mila tonnellate di altri carichi (+22,5%).