UFFICIO DELLE DOGANE DI L’AQUILA ACCERTATA EVASIONE PER 1.000.000 DI EURO NEL SETTORE DELL’IVA INTRACOMUNITARIA

I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di L’Aquila, a conclusione di una lunga e complessa attività d’indagine scaturita da una richiesta di cooperazione amministrativa ricevuta da un’autorità estera, hanno accertato un’evasione d’imposta pari a circa 1.000.000 di euro nel settore dell’IVA intracomunitaria.

La frode è stata posta in essere da una ditta individuale, con sede legale nel territorio aquilano che, nel 2015 e 2016, pur avendo effettuato consistenti acquisti intracomunitari nel settore del commercio di autoveicoli, non ha presentato alcuna dichiarazione fiscale, né, tantomeno, ha effettuato versamenti IVA. L’Autore dell’illecito si è reso inoltre irreperibile all’Amministrazione finanziaria.

L’attività di verifica, ha permesso oltre al recupero dell’imposta evasa, di accertare che la ditta individuale non disponendo di liquidità proprie e ricevendo, prima di ogni acquisto, la cosiddetta "provvista" da altre società (concessionarie di auto), svolgeva, di fatto, il ruolo di cartiera all’uopo costituita.

Attraverso una ricostruzione degli acquisti e delle vendite delle autovetture, si è giunti all’identificazione di tutti gli acquirenti finali ed a far emergere il meccanismo fraudolento della frode, operata mediante il sistematico ricorso alla falsa dichiarazione sostitutiva di atto notorio (D.P.R. 445/2000) o all’indebito utilizzo del regime del margine (regime speciale Iva volto a regolare le vendite di beni usati da parte di soggetti passivi Iva, che hanno acquistato gli stessi beni da soggetti privati).

Tali meccanismi hanno permesso di evadere l'Iva relativa alla prima cessione interna creando, da un lato, un danno ingente per l’Erario e dall’altro, attraverso commercializzazione di veicoli a prezzi notevolmente inferiori alla media, una distorsione del mercato ai danni dei commercianti virtuosi.

Il responsabile dell’evasione è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per i reati previsti dal D.lgs. 74/2000 (Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto), nonché per truffa ai danni dello Stato.