Bielorussia: l'UE adotta un nuovo ciclo di sanzioni individuali per le continue violazioni dei diritti umani e impone ulteriori misure mirate in risposta al coinvolgimento nell'aggressione militare russa nei confronti dell'Ucraina

Il Consiglio oggi ha imposto sanzioni nei confronti di altre 38 persone e 3 entità. Ha inoltre esteso i divieti di esportazione alle armi da fuoco, all'aviazione e all'industria spaziale.

Abbiamo adottato nuove sanzioni in risposta alle persistenti violazioni sistematiche, diffuse e gravi dei diritti umani da parte del regime illegittimo di Lukashenko e alla brutale repressione esercitata da quest'ultimo nei confronti di tutti i segmenti della società bielorussa. Stiamo inoltre adottando ulteriori misure contro il regime bielorusso in quanto complice della guerra di aggressione illegale e non provocata della Russia nei confronti dell'Ucraina. Siamo al fianco del popolo bielorusso nella sua ricerca di pace e democrazia.

Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza

Alla luce del deterioramento della situazione dei diritti umani in Bielorussia, l'UE ha adottato nuove misure restrittive nei confronti di 38 persone e 3 entità bielorusse che sono responsabili di gravi violazioni dei diritti umani e contribuiscono alla repressione della società civile e delle forze democratiche, nonché nei confronti di coloro che traggono vantaggio dal regime di Lukashenko e lo sostengono.

I nuovi inserimenti in elenco riguardano funzionari penitenziari responsabili della tortura e dei maltrattamenti di detenuti, compresi i prigionieri politici, importanti propagandisti, nonché membri del ramo giudiziario coinvolti nel perseguimento e nella condanna di oppositori democratici, membri della società civile e giornalisti.

Le sanzioni colpiscono anche le imprese statali che hanno adottato provvedimenti nei confronti dei dipendenti o che li hanno licenziati a seguito della loro partecipazione a proteste pacifiche e scioperi. Anche Belneftekhim, un conglomerato petrolifero e chimico controllato dallo Stato, figura nell'elenco come una delle società strategiche che sostengono il regime di Lukashenko.

Complessivamente le misure restrittive dell'UE nei confronti della Bielorussia si applicano attualmente a un totale di 233 persone e 37 entità. Le persone designate sono oggetto di un congelamento dei beni ed è fatto divieto ai cittadini e alle imprese dell'UE di mettere fondi a loro disposizione. Le persone fisiche sono inoltre oggetto di un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell'UE.

Gli atti giuridici del caso, compresi i nomi delle persone interessate, sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale.

Inoltre, in risposta al perdurante coinvolgimento della Bielorussia nella guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, l'UE ha imposto misure restrittive mirate, in particolare le seguenti:

  • divieto di esportazione di beni e tecnologie adatti all'uso nell'aviazione e nell'industria spaziale, compresi motori per aeromobili e droni
  • divieto di vendita, fornitura, trasferimento o esportazione di armi da fuoco, loro parti e componenti essenziali e munizioni
  • ulteriori restrizioni all'esportazione di beni utilizzati dalla Russia per la guerra di aggressione contro l'Ucraina, compresi dispositivi a semiconduttore, circuiti integrati elettronici, apparecchiature di fabbricazione e di prova, apparecchi fotografici e componenti ottici
  • divieto di esportazione generalizzato di beni e tecnologie a duplice uso

La Bielorussia rimane inoltre soggetta a restrizioni nell'ambito del settore finanziario, del commercio, dell'energia, dei trasporti e di altri settori.

Contesto

Le sanzioni autonome dell'Unione nei confronti della Bielorussia sono in vigore dal 2004. Dall'agosto 2020, in risposta alle elezioni presidenziali fraudolente e alla brutale repressione della società civile e dell'opposizione democratica, l'UE ha imposto cicli di sanzioni successivi nei confronti dei responsabili della repressione interna e delle violazioni dei diritti umani in Bielorussia, di coloro che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto, nonché di altre persone associate al regime di Lukashenko. L'atterraggio forzato di un aereo civile nel maggio 2021 e l'arresto di un giornalista bielorusso hanno determinato l'adozione di un primo ciclo di misure settoriali. Dal marzo 2022 l'UE ha ampliato la portata delle misure settoriali nei confronti della Bielorussia, in risposta al coinvolgimento del paese nella guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. Tali misure sono intese a inviare ai soggetti politici ed economici responsabili il messaggio secondo cui devono pagare un prezzo per il loro sostegno al regime di Lukashenko e per il coinvolgimento nello sforzo bellico russo.

L'UE condanna con la massima fermezza il coinvolgimento della Bielorussia nella guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina e continua a esortare la Bielorussia a porre fine alla sua collaborazione nella guerra della Russia. Inoltre, l'UE è determinata ad affrontare la situazione dei diritti umani nel paese e continuerà a sostenere il popolo bielorusso nella sua legittima ricerca di democrazia, anche attraverso il sostegno alla società civile e ai media indipendenti.

Gli atti giuridici del caso, compresi i nomi delle persone e delle entità inserite in elenco, sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.