EXPORT PRODOTTI ALIMENTARI IN UK

Importanti novità interesseranno l’export dei prodotti alimentari verso il Regno Unito.

Fin dall’avvento della Brexit è stato chiaro che le procedure di import ed export dei prodotti, e soprattutto di quelli alimentari, avrebbe subito un aggravamento in tema di certificazioni/adempimenti richiesti.

Molte delle misure di controllo “minacciate” dalle autorità UK sono state via via prorogate, ma gli esperti del settore ritengono non più procrastinabili gli adempimenti che entreranno in vigore al 31/01/2024.

Occorre pertanto prepararsi alle novità che interesseranno soprattutto l’export dei prodotti alimentari.

Nuovi adempimenti.

A questo proposito si rende pertanto noto che sul sito del Ministero della Salute è stata anche aggiornata a fine novembre la pagina dedicata alle Esportazioni verso il Regno Unito.

Le Autorità britanniche hanno predisposto specifiche linee guida destinate agli operatori che intendono importare prodotti dall’Unione Europea, nelle quali si trovano anche le disposizioni sulla certificazione dei
prodotti da parte degli esportatori comunitari.

Le linee guida UK, a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti, sono suddivise per tipologia di prodotto e sono disponibili nelle pagine dedicate del sito UK:
Alimenti e bevande di origine animale destinati al consumo umano (POAO)
Prodotti compositi contenenti prodotti di origine animale e vegetale
Prodotti della pesca destinati al consumo umano
Sottoprodotti di origine animale (ABP)

Sono previsti divieti e restrizioni all’esportazione di POAO se coinvolti in focolai epidemici di determinate malattie e per altri problemi di salute pubblica. Approfondimenti ed aggiornamenti su queste situazioni
sono disponibili alla pagina safeguard measures.

Alimenti suddivisi in base al rischio.
Dal 31 gennaio 2024 è necessario che gli alimenti destinati all’esportazione in UK siano classificati nelle categorie di rischio alto, medio e basso in base al sistema Border Target Operating Model.

A tal fine è stata predisposta una tabella che classifica la merce tramite il codice identificativo doganale (HS-CODE); si rimanda a questi documenti per una corretta classificazione del rischio della merce oggetto di

esportazione.
Ecco alcuni dettagli:
a) PRODOTTI A RISCHIO ALTO
Al momento la categoria ad alto rischio è stata prevista solo per gli animali vivi (comprese le api e le specie acquatiche) ed il materiale germinale (comprese le uova da cova). La situazione è in evoluzione, pertanto
per una conferma e per i dettagli sulla classificazione di ogni singola tipologia di merce esportata si rimanda agli schemi e alle tabelle predisposte dalle Autorità britanniche.
b) PRODOTTI A RISCHIO MEDIO
A partire dal 31 gennaio 2024 i prodotti a rischio medio dovranno essere accompagnati da un certificato sanitario. I fac simile dei modelli di certificato sono già consultabili, così come le istruzioni per la loro compilazione. Al momento non è possibile compilare i certificati tramite il portale TRACES-NT, in quanto quelli presenti non sono stati aggiornati alle nuove versioni previste dal Regno Unito.
c) PRODOTTI A RISCHIO BASSO
Per i prodotti a rischio basso continuerà ad essere richiesta solo la documentazione di tipo commerciale, senza la necessità di un certificato sanitario.

Queste indicazioni si riferiscono ai requisiti necessari all’esportazione in UK, intesa però come Great Britain (Inghilterra, Scozia e Galles). L’Irlanda del Nord mantiene un sistema di ingresso delle merci semplificato ed equiparato a quello degli scambi UE.

Le Autorità britanniche hanno previsto di introdurre gradualmente, tra gennaio e aprile 2024, dei controlli documentali a campione sui prodotti a rischio medio, mentre dal 30 aprile 2024 potranno essere previsti
anche controlli di identità e fisici alle frontiere.

Dal 30 aprile 2024 tutte le merci a rischio medio e basso dovranno entrare attraverso determinati punti di frontiera (BCP) abilitati al controllo della specifica merce in ingresso.

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