Myanmar: misure restrittive dell'UE rinnovate fino al 30 aprile 2026

In data 25 aprile 2025 il Consiglio ha prorogato di un anno, fino al 30 aprile 2026, le misure restrittive dell'UE alla luce della situazione in Myanmar. La decisione è stata presa sulla base del riesame annuale delle misure restrittive e in considerazione della persistente grave situazione in Myanmar, comprese azioni che minano la democrazia, nonché gravi violazioni dei diritti umani

Misure restrittive attualmente applicate a un totale di 106 individui e 22 entità.

Le persone elencate nell'ambito del regime delle sanzioni sono soggette al congelamento dei beni e la fornitura di fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente, a esse o a loro beneficio è vietata. Inoltre, alle persone fisiche elencate si applica un divieto di viaggio verso l'UE.

Altre misure restrittive dell'UE rimangono in vigore: l'embargo sulle armi e le restrizioni all'esportazione di apparecchiature per il monitoraggio delle comunicazioni che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna, il divieto di esportare beni a duplice uso ad uso della polizia militare e di frontiera, e il divieto di addestramento militare e cooperazione con le forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

Le misure restrittive adottate dal l'UE si aggiungono alla sospensione del l'assistenza finanziaria comunitaria diretta al governo e al congelamento di qualsiasi aiuto comunitario che possa essere considerato come atto a legittimare la giunta.

L'UE ribadisce la sua più ferma condanna delle azioni intraprese dalle forze armate del Myanmar dal 1o febbraio 2021 e chiede la fine di tutte le forme di violenza e il rilascio di tutti i prigionieri detenuti arbitrariamente.

L'UE è pronta a imporre ulteriori misure restrittive nei confronti dei responsabili delle violenze in corso e delle gravi violazioni dei diritti umani nel paese, e continuerà ad assicurare che tali misure restino mirate e non danneggino la popolazione del Myanmar in generale.

L'UE resta impegnata a sostenere il popolo del Myanmar nella sua lotta per la democrazia, i diritti umani, la responsabilità e un futuro pacifico.