ORIGINE NON PREFERENZIALE (COMUNE) E CERTIFICATI

Abbiamo parlato molte volte, in questi ultimi mesi, dell’origine preferenziale.

In questo intervento vogliamo dare alcune semplici nozioni sull’origine non preferenziale e sulla sua certificazione.

Cos’è l’origine non preferenziale?

L’origine non preferenziale è un concetto geografico, che non va confuso con il concetto di “produttore).

Quanto diciamo che un prodotto è di origine non preferenziale italiana (made in), diciamo – secondo la previsione dell’art.60 del Codice dell’Unione - che quel prodotto:
- è stato interamente prodotto (origine diretta) in Italia

Oppure

- ha subito in Italia l’ultima sostanziale trasformazione industriale (origine indiretta)

Perché certificare l’origine non preferenziale?

La prova dell’origine non preferenziale, richiesta in molti Paesi per l’importazione delle merci, non consente agevolazioni doganali o franchigie.

Il certificato di origine richiesto in questi casi, viene chiesto più che altro per ragioni politico-commerciali, ovvero per vigilare sulle restrizioni all’importazione, su dazi antidumping e compensativi, embarghi commerciali, misure di protezione e di ritorsione, contingenti tariffati, etc.

L’origine geografica delle merci trova le sue applicazioni nell’indicazione geografica, nella denominazione di origine, nell’indicazione di provenienza, nei marchi di origine e nella tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

Come si certifica l’origine non preferenziale?

L’origine comune o non preferenziale viene attestata da un certificato rilasciato dalle Camere di Commercio.

I certificati di origine sono documenti rilasciati dalle Camere di Commercio per attestare l'origine dei prodotti esportati in via definitiva in Paesi stranieri.

Possono essere rilasciati sia per la merce di origine comunitaria che per la merce di origine extracomunitaria.


Come viene rilasciato il certificato?

Anche il rilascio dei certificati di origine sta attraversando un periodo di transizione, verso una maggiore digitalizzazione.

Dal 1° giugno 2019 la domanda di rilascio del certificato di origine deve essere presentata in modalità telematica; la modalità telematica riguarda però soltanto la richiesta dei certificati di origine, perché le autorità estere chiedono l’esibizione della copia cartacea con la firma autografa del funzionario camerale.

Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni.