UCRAINA, VIA LIBERA AL TREDICESIMO PACCHETTO DI SANZIONI UE CONTRO LA RUSSIA

Gli ambasciatori dell'Ue hanno dato il via libera politico al 13esimo pacchetto di sanzioni per l'aggressione russa dell'Ucraina. Come spiega la presidenza Ue, si tratta di uno dei pacchetti più ampi approvati dall'Ue. Sarà sottoposto a una procedura scritta e approvato formalmente per il 24 febbraio, secondo anniversario dell'invasione russa". La morte in galera di Alexey Navalny ha quindi spinto l'Occidente ad aumentare ancora la pressione sulla Russia di Vladimir Putin.

"Accolgo con favore l'adozione del nostro 13esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Dobbiamo continuare a ridurre la macchina da guerra di Putin. Con 2000 designazioni in totale alla lista delle misure restrittive manteniamo alta la pressione sul Cremlino. Stiamo anche riducendo ulteriormente l'accesso della Russia ai droni", ha commentato su X la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. "Dobbiamo proteggere la nostra democrazia e i nostri valori. Il nostro appeal è così grande che tanti altri Paesi vogliono unirsi. Dobbiamo difenderci dall'euroscetticismo e dagli amici di Putin, dentro e fuori dall'Ue", ha affermato von der Leyen durante la conferenza stampa organizzata per la sua candidatura alla presidenza della Commissione per il Ppe.

L'intervento prevede l'aggiunta di 193 entità e individui all'elenco di coloro ai quali è vietato viaggiare nell'Ue o svolgervi attività commerciali. Nessuna nuova misura invece per quel che riguarda specifici settori economici. Le nuove misure si concentrano sulle reti di approvvigionamento che supportano le forze armate russe, in particolare la catena di approvvigionamento dei droni. Ventisette aziende sono state aggiunte alla lista dell'Allegato IV, il che significa che le imprese europee non possono vendere loro beni a doppio uso, civile e militare.

Per questo le sanzioni includono restrizioni al commercio tra le aziende dell'Ue e tre società cinesi accusate di aver rifornito l'esercito russo. È stato inserito nella "lista nera" anche il ministro della Difesa nordcoreano per l'invio di missili e proiettili a Mosca e alcune aziende indiane, turche e serbe sono state prese di mira per aver contribuito allo sforzo bellico di Mosca.

Sono attese invece per venerdì 23 febbraio sarà l'annuncio del pacchetto di interventi Usa. Si tratterà di un "importante pacchetto", ha spiegato ieri il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, anticipando che "quello che vedremo sarà un regime di sanzioni che non solo è stato progettato per ritenere Putin responsabile per i due anni di guerra in Ucraina, ma anche specificamente integrato con ulteriori sanzioni relative alla morte di Alexey Navalny".