Nell’ambito dei controlli sulla sicurezza dei prodotti, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Torino, hanno sequestrato 1.239 tra elettrodomestici, utensili in metallo da cucina e apparecchiature elettriche da cucina, per un valore di circa 79.600 euro.
Per i prodotti, di origine e provenienza cinese, era stata presentata una mendace dichiarazione d’intento, attestante l’esistenza di un falso plafond Iva. Gli stessi erano anche privi della certificazione sanitaria prevista per le merci destinate a venire in contatto con gli alimenti e di idonea etichettatura.
Gli accertamenti tecnici, svolti con la collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico, hanno permesso di accertare che i prodotti non potevano essere immessi sul mercato in quanto sprovvisti di documentazione tecnica prevista dalle Direttive di riferimento (BT, ECM, ECODESIGN), di dichiarazione di conformità e dell’etichettatura prevista dalla Direttiva 2010/30/UE.
Il legale rappresentante della Società importatrice è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ipotizzando a suo carico le violazioni previste dagli artt. 48 e 479 C.P. (Delitto contro la fede pubblica – Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale) e dagli artt. 292 e 295 del T.U.L.D. (Delitto di contrabbando aggravato).