Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto un accordo che prevede l’introduzione del cosiddetto “dazio reciproco” a partire dal 1° agosto 2025 su quasi tutte le esportazioni dell’UE verso gli USA.
La Commissione europea attende che i decreti esecutivi degli Stati Uniti per l’introduzione del dazio del 15% vengano effettivamente adottati il primo agosto. Ad oggi, la U.S. Customs and Border Protection (CBP) non ha ancora emesso linee guida ufficiali su come verranno applicati tali dazi. Le informazioni attualmente disponibili si basano esclusivamente su comunicati stampa ufficiali del governo.
Di seguito i punti principali dell’accordo:
▪ Aliquota doganale del 15%. Lo schema include la clausola della nazione più favorita (MFN) garanzia di parità e non discriminazione nel quadro della World Trade Organization – che stabilisce la tariffa media reciproca del 4,8% nel commercio transatlantico;
▪ Acciaio e alluminio: nessuna modifica, restano in vigore i dazi usa del 50%;
▪ Automotive: tale settore, inclusa la filiera componentistica, assiste ad una diminuzione dei dazi dal 27,5% al 15%;
▪ Settore agroalimentare: i dazi peseranno sul vino italiano, settore di punta dell’export negli Stati Uniti. Al contrario dovrebbero essere salvi i prodotti lattiero-caseari e l’olio extravergine d’oliva.
▪ Farmaci e Chip – Anche il comparto sanitario – farmaci, vaccini e dispositivi essenziali – e i semiconduttori saranno soggetti all’aliquota del 15%. Tuttavia, Trump è intenzionato a introdurre dazi progressivi sui due settori a partire da agosto e, per i pharma, non ha escluso l’ipotesi di arrivare alla cifra del 200%.
Le esenzioni, invece, riguarderanno settori più sensibili e ad alta intensità tecnologica: i cosiddetti “prodotti strategici”, con tariffa a 0%, saranno salvi dai dazi. Tra questi rientrano tutti gli aeromobili e i relativi componenti, l’industria aerospaziale (tacito accordo di non belligeranza tra il colosso franco-europeo Airbus e l’americana Boeing), robotica avanzata e macchinari industriali, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime essenziali. Anche liquori e alcool potrebbero essere risparmiati.
Si segnala che ad oggi non vi è ancora conferma da parte della CBP su come verranno applicati i nuovi dazi alle spedizioni via mare — ovvero se in base alla data di partenza dell’ultima nave diretta negli Stati Uniti o alla data effettiva di arrivo/ingresso della merce nel territorio statunitense.
Pertanto, fino a quando non verranno rilasciate istruzioni ufficiali, consigliamo di pianificare con cautela e valutare attentamente il rischio di eventuali esposizioni.
Per conoscere i termini esatti dell’intesa sarà necessario attendere il testo scritto dell’accordo, ora in preparazione