Il 29 settembre 2025 il Consiglio ha adottato, nel quadro del cosiddetto pacchetto legislativo “Omnibus I”, un regolamento che semplifica e rafforza il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM).
Il regolamento mira a semplificare il CBAM e a migliorarne la conformità in modo efficiente sotto il profilo dei costi. L’obiettivo principale è ridurre gli oneri normativi e amministrativi, oltre che i costi di conformità per le imprese dell’UE, in particolare le PMI. L’ambizione climatica alla base del CBAM rimane invariata, in quanto continuerà a essere disciplinato il 99% circa delle emissioni incorporate nelle merci CBAM importate.
Se vogliamo che la transizione verde abbia successo e se vogliamo stimolare al tempo stesso la competitività dell’Europa, dobbiamo ridurre gli oneri superflui. E questo strumento permette di farlo, rendendo la vita più facile alle imprese europee pur mantenendo le nostre ambizioni in materia di clima.
Marie Bjerre, ministra danese per gli Affari europei
Elementi principali del regolamento
Con la sostituzione dell’attuale soglia che esenta le merci CBAM di valore trascurabile, le modifiche definiscono una nuova soglia “de minimis” basata sulla massa secondo la quale non saranno soggette alle norme CBAM le importazioni fino a 50 tonnellate l’anno per importatore. Si prevede che la misura esenterà dal meccanismo CBAM in particolar modo le PMI e le persone fisiche che importano quantità ridotte o trascurabili di merci contemplate dal regolamento CBAM.
Un’altra modifica importante concerne il fatto che il regolamento modificato consentirà anche di evitare perturbazioni per gli importatori all’inizio del 2026, mentre aspettano la registrazione CBAM: le importazioni di merci CBAM saranno consentite a varie condizioni, in attesa della registrazione dell’importatore.
Inoltre il regolamento modificato contiene diverse altre misure di semplificazione per tutti gli importatori di merci CBAM che riguardano, ad esempio, la procedura di autorizzazione, i processi di raccolta dei dati, il calcolo delle emissioni, le norme in materia di verifica e il calcolo dell’esposizione finanziaria dei dichiaranti CBAM autorizzati. Infine, il regolamento modificato contiene adeguamenti delle disposizioni in materia di sanzioni e delle norme relative ai rappresentanti doganali indiretti.
Prossime tappe
L’atto legislativo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE nei prossimi giorni ed entrerà in vigore il terzo giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
Contesto
Nell’ottobre 2024 il Consiglio europeo ha invitato l’insieme delle istituzioni, degli Stati membri e dei portatori di interessi dell’UE, in via prioritaria, a portare avanti i lavori, segnatamente per rispondere alle sfide individuate nelle relazioni di Enrico Letta (“Much more than a market”) e di Mario Draghi (“The future of European competitiveness”). Nella dichiarazione di Budapest dell’8 novembre 2024 si è in seguito chiesto di “avviare una rivoluzione di semplificazione”, garantendo un quadro normativo chiaro, semplice e intelligente per le imprese e riducendo drasticamente gli oneri amministrativi, normativi e di informazione, in particolare per le PMI. Il 26 febbraio 2025, a seguito dell’invito dei leader dell’UE, la Commissione ha presentato due pacchetti “omnibus”, volti a semplificare la legislazione in vigore rispettivamente nei settori della sostenibilità e degli investimenti.