Il Consiglio ha adottato atti giuridici che aboliscono tutte le misure economiche restrittive nei confronti della Siria, ad eccezione di quelle fondate su motivi di sicurezza. L’adozione formalizza la decisione politica annunciata il 20 maggio 2025 e mira a sostenere il popolo siriano nel riunire e ricostruire una Siria nuova, inclusiva, pluralista e pacifica.
Nell’ambito dello stesso approccio, il Consiglio ha anche rimosso 24 entità dall’elenco UE di quelle soggette al congelamento dei fondi e delle risorse economiche. Molte di queste entità sono banche, compresa la Banca centrale della Siria, o società che operano in settori chiave per la ripresa economica della Siria -come la produzione e la raffinazione del petrolio, il cotone e le telecomunicazioni- mentre altre sono media e reti televisive.
In linea con la sua richiesta di responsabilità e il suo sostegno a una transizione pacifica, il Consiglio ha prorogato fino al 1o giugno 2026 l’elenco delle persone ed entità collegate al regime di Assad.
Inoltre, in relazione all’ondata di violenza verificatasi nella regione costiera della Siria nel marzo 2025, il Consiglio ha introdotto nuove misure restrittive nell’ambito del regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, prendendo di mira due individui e tre entità per gravi violazioni dei diritti umani.
Il Consiglio continuerà a monitorare gli sviluppi sul campo ed è pronto ad introdurre ulteriori misure restrittive contro i violatori dei diritti umani e coloro che alimentano l’instabilità in Siria.