Sanzioni nei confronti dell’Iran: il Consiglio ripristina le misure restrittive

Il 29 settembre 2025 il Consiglio ha concordato di ripristinare una serie di misure restrittive connesse alle attività di proliferazione nucleare dell’Iran che erano state sospese nel 2015 con l’entrata in vigore del piano d’azione congiunto globale (PACG o accordo sul nucleare iraniano).

Il provvedimento è stato adottato dopo il ripristino delle sanzioni ONU, a seguito della decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di non prorogare la sospensione delle sanzioni nei confronti dell’Iran. Ciò è avvenuto dopo che l’E3 (Francia, Germania e Regno Unito) ha invocato l’attivazione del meccanismo di “snapback” (ripristino delle sanzioni) previsto dal PACG.

Le misure reintrodotte oggi comprendono sia quelle adottate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dal 2006, seguite da risoluzioni del Consiglio di sicurezza e automaticamente recepite nel diritto dell’UE, sia le misure autonome dell’UE. Le misure riguardano:

  1. divieti di viaggio per persone fisiche, congelamento di beni per persone fisiche ed entità e, in linea con tali provvedimenti, il divieto di mettere a disposizione delle persone ed entità inserite in elenco fondi o risorse economiche
  2. sanzioni economiche e finanziarie riguardanti i settori commerciale, finanziario e dei trasporti

Settore commerciale

Oltre al divieto di esportare armi verso l’Iran e al divieto di trasferire prodotti, materiali, beni e tecnologie che potrebbero contribuire alle attività dell’Iran connesse all’arricchimento e al ritrattamento come anche ai programmi di missili balistici, le misure prevedono anche i seguenti divieti:

  • importazione, acquisto e trasporto di petrolio greggio, gas naturale, prodotti petrolchimici e petroliferi e servizi correlati
  • vendita o fornitura di attrezzature essenziali utilizzate nel settore energetico
  • vendita o fornitura di oro, altri metalli preziosi e diamanti
  • vendita o fornitura di talune attrezzature navali
  • vendita o fornitura di determinati software

Settore finanziario

L’UE ripristina il congelamento dei beni della Banca centrale dell’Iran e delle più importanti banche commerciali iraniane.

Settore dei trasporti

L’UE ripristina infine misure che vietano l’accesso agli aeroporti dell’UE ai voli cargo iraniani come anche la prestazione di servizi di manutenzione a aeromobili e navi cargo iraniani che trasportano materiali o beni vietati.

Informazioni generali

Il 14 luglio 2015 i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Cina, Francia, Federazione russa, Regno Unito e Stati Uniti) e la Germania, sostenuti dall’alta rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, hanno raggiunto un accordo con l’Iran relativo a una soluzione globale a lungo termine alla questione nucleare iraniana. Il piano prevedeva una serie di fasi successive tese a garantire che il programma nucleare iraniano perseguisse solo scopi civili e pacifici.

Nel luglio 2015 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha quindi adottato la risoluzione 2231 (2015) con cui è stato adottato il PACG. La risoluzione ha inoltre definito il calendario e gli impegni assunti da tutte le parti per giungere alla cessazione delle sanzioni nei confronti dell’Iran il 16 gennaio 2016 (giorno dell’attuazione).

Nell’ottobre 2015 il Consiglio ha adottato la dichiarazione 2015/C 345/01 con cui sono state revocate, in conformità del PACG, tutte le sanzioni dell’UE relative al nucleare ed è stato sottolineato che l’UE avrebbe reintrodotto le sanzioni in caso di significativa inadempienza da parte dell’Iran degli impegni assunti nel quadro dell’accordo, su raccomandazione comune rivolta al Consiglio dall’alta rappresentante e dall’E3.

Il 28 agosto 2025 l’E3 ha comunicato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la propria valutazione, in cui si riscontrava la significativa inadempienza da parte dell’Iran degli impegni assunti nel quadro del PACG, dando avvio quindi al processo di “snapback” che prevede la reintroduzione delle sanzioni ONU dopo un periodo di 30 giorni. Il 29 agosto l’alta rappresentante, la Francia e la Germania hanno inviato al Consiglio una raccomandazione comune in cui si chiede il ripristino di tutte le sanzioni dell’UE relative al nucleare che erano state sospese o revocate (2015/C 345/01 del 18 ottobre 2015). In assenza di una nuova risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che consentisse di evitare il ripristino delle sanzioni ONU nei confronti dell’Iran il 17 settembre 2025, il regime di sanzioni viene ripristinato.

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